mercoledì 10 agosto 2011

BOCCONCINI INDIANI: pollo al curry con salsa alla menta


Questo piatto è di una semplicità notevole ed il risultato è soddisfacente, quindi da provare! Molto indicato per le sere torride che ci aspettano nelle prossime settimane. Inoltre è un modo per cucinare una carne di solito un po' poco prelibata e riservata a tristi diete o peggio... "stai male? Sì, stasera mangerò un petto di pollo!!"
Invece, con una bella sterzata esotica, eccovi un petto di pollo che potete mangiare da sani e anche presentare ad altri esseri umani con certezza di riuscita!

INGREDIENTI NECESSARI
per 4 persone
un petto di pollo da 500-600gr
curry
paprika
farina
olio extra vergine di oliva

per la salsa di menta
yogurt bianco
menta essiccata

STRUMENTI DEL MESTIERE
teglia antiaderente o inox
2 ciotole da insalata

giovedì 4 agosto 2011

ASSAGGI: Brooklyn Lager... brewed in New York City!

Questa non è una ricetta, ma l'entusiasmo è così grande che ho deciso di inaugurare una nuova sezione del blog per l'occasione. D'ora in poi, infatti, ogni volta che troverò in giro per i negozi delle specialità da perdere la testa, come in questo caso, vi farò un breve recensione del prodotto in questione... lungi da me pubblicizzare marchi o robe del genere... quando trovo una cosa che mi piace, specialmente se rara e poco conosciuta, ve la segnalo... poi, se vi convinco, comincerete a cacciare come ho fatto io!
Bene, l'occasione fa l'uomo ladro, si dice, e anche l'alieno, aggiungerei io! Prima di cominciare ad osannare la birra più buona del mondo mi fa piacere raccontarvi la storia del mio incontro con la Brooklyn Lager. Agosto 2009, New York City, quartiere Tribeca, per la precisione Varick St. e N Moore St., davanti alla caserma dei pompieri che ospitò l'headquarter degli "acchiappafantasmi" nei due episodi del film Ghostbusters... capirete, la location non è da poco! Bene, ero in pellegrinaggio alla Hook & Ladder 8 di Tribeca appunto, quando un'acquazzone apocalittico mi costrinse a rifugiarmi nel primo pub-ristorante nei paraggi, ed era proprio l'ora di pranzo, guarda tu il caso?! Ero arrivato a NYC solo da pochi giorni ed una delle certezze che avevo degli USA era che la birra lì faceva schifo, light e sgasata... vabbè, mi sarei arrangiato. Dunque, piombo nel pub e, dopo essermi asciugato alla meglio ordino il mio pranzo... hamburger vero, french fries e (sbirciando dal cartellone delle draught beers) una pinta di Brooklyn Lager. Vi spiego la mia scelta: 1 - birra locale lager = sicuramente chiara, leggera e poi se è fatta a Brooklyn mica sarà troppo industriale ignobile 2 - è la prima della lista 3 - unica lager della lista.
Prima dell'hamburger mi arriva la birra... una pinta di liquido ambrato senza la minima traccia di schiuma!! Mi chiedo: cavolo, o il mio inglese non è nemmeno a livello della sopravvivenza oppure il mio cameriere è sordo!! Che cavolo è 'sta roba che ho nel bicchiere??!!! Ecco più o meno come si presenta una Brooklyn Lager, per farvi capire...
Immaginatevi la mia sorpresa, mi aspettavo una lager di tipo tedesco, chiara, con una bella schiuma bianca... comunque assaggio: frutta, profumi quasi da weiss, bollicine delicate, una birra elegante che lascia un retrogusto amaro deciso... insomma, BUONISSIMA!!! Naturalmente la prima pinta non basta nemmeno per il tempo di cottura dell'hamburger, anche per la mia medium cook, e dunque ne chiedo un'altra, anche per sincerarmi di aver capito bene... se questa è la Brooklyn Lager deve diventare il mio must a New York City!! Arriva la seconda pinta... non mi sono sbagliato, la Brooklyn Lager è questa!
Tornato in Italia ho fatto un po' di ricerche e ho scoperto che la BL è una birra artigianale prodotta da un "microbirrificio" di Brooklyn che ha riaperto a metà degli anni '80 ed ha cominciato a ripercorrere la tradizione delle lager americane pre-proibizionismo, sfruttando una nuova consapevolezza del consumo della birra. Infatti in USA, preconcetto mio, ma nemmeno troppo preconcetto, il consumo di birra è per la stragrande maggioranza, riservato a birracce industriali e per di più light... praticamente acqua gialla amara... che non vi dico a cosa somiglia! Da qualche anno invece, birrifici come Brooklyn, Coney Island Lager o Samuel Adam's di Boston e tantissimi altri marchi locali sparsi per il continente hanno rigenerato la tradizione birraia americana che, derivata dagli immigrati irlandesi e inglesi, non può che essere eccezionale. Ecco... dopo averla comprata da un distributore on-line dall'inghilterra, dopo aver sentito che si trovava in un supermercato a Genova, dopo averla vista in vendita in una birreria chic ad un prezzo inaccetabile (ah, perchè mi dimenticavo, la BL è la birra più economica a NYC!!) ieri ho avuto la rivelazione dell'estate... la Brooklyn Lager si trova alla COOP!!!!
Di seguito vi scrivo la presentazione di questa meravigliosa bevanda che ne fa il suo produttore dalla scatola della cassa che ho acquistato questa mattina...

"In the late 1800's Brooklyn was one of the largest brewing centers in the country, home to more than 45  breweries. Lager beer in the "Vienna" style was one of the local favorites. Our flagship beer, the award-winning Brooklyn Lager is amber-gold in color, and displays a firm malt center supported by a fine bitterness and floral hop aroma.The aromatic qualities of the beer are enhanced by "dry-hopping," the century-old practice of infusing the beer with fresh hops as it undergoes a long, cold maturation. The result is a wonderfully flavorful beer, smooth, refreshing and very versatile with food. From the most modest picnics to the country's finest restaurants, Brooklyn Lager is enjoyed with everything from salads to steaks. Or, of course, by itself! Garret Oliver, brewmaster."

E allora vi dico... se trovate questa bottiglia esposta, ad un prezzo tra i 2€ e i 2,5€ non esitate... ACQUISTATENE UNA CASSA SENZA INDUGIO, GARANTISCE DR. SINEMA!!!

mercoledì 27 luglio 2011

VENERE A MEZZE MANICHE: mezze maniche con sugo di friggitelli e capesante

 
Non sono un grande amante della carne e dei secondi piatti, anzi diciamo pure che sono un fanatico del pesce e della pasta, dunque vi propongo un nuovo primo piatto che ho ideato e sperimentato proprio ieri sera! Il risultato è stato apprezzato dalle mie cavie terrestri e dunque me la sento di apporre su questa ricetta il sigillo di garanzia Dottor SINema APPROVED! Una doverosa precisazione prima di cominciare a spiegarvi come realizzare questo gustoso piatto: la genesi di questa ricetta è di nuovo un remix. Tempo fa lessi in rete come preparare i paccheri con peperoncini dolci (friggitelli) e tonno fresco... il risultato fu eccezionale e spesso quando voglio fare bella figura ripropongo questo piatto. Poco tempo fa ho invece scoperto un frutto di mare strepitoso, la Cappasanta. Grande, tutto polpa, saporito e dalla consistenza importante... praticamente perfetto! Allora ho pensato di rivisitare la ricetta con i friggitelli aggiungendovi le cappesante... il risultato è galattico (d'altronde da un alieno come me c'era da aspettarselo!!!).

INGREDIENTI NECESSARI
per 4 persone
15-20 friggitelli
2-3 peperoncini rossi piccanti freschi
350-400 gr di cappesante (10-12)
350 gr di mezze maniche rigate
fumetto di pesce disidratato
aglio, olio extra vergine di oliva, prezzemolo
STRUMENTI DEL MESTIERE
padella larga di acciaio INOX
griglia
tagliere di legno
un bel coltellaccio affilato
frullatore

Innanzi tutto lavate e mondate i friggitelli, cioè togliete il gambo, apriteli secondo la lunghezza e liberateli della placenta e dei semi. Lavateli e lasciateli un po' ad asciugare su un piatto. Sciacquate e togliete il gambo anche ai peperoncini piccanti, ma lasciateli interi con i semi.

sabato 18 giugno 2011

OMELETTE SALAMI


L'estate ormai è scoppiata e dunque c'è bisogno di ricette da frigorifero! Questa che vi propongo è un must della stagione calda in casa del Dr. SINema. Credo che derivi dalla moglie di un cugino di uno degli esseri umani che, per motivi che capirete, risulta essere mio genitore. Bene, siccome è una ricetta un po' "junk" ho deciso di darle un nome da menù da ristorante per turisti: "Omelette Salami"!!
Fidatevi, è davvero una cosa appetitosa! Si può servire indifferentemente come antipasto, secondo piatto freddo o addirittura, accompagnato da un bel contorno, come piatto unico.

INGREDIENTI NECESSARI
per 1 salame
4 uova
3 fette di prosciutto cotto di qualità
200gr di maionese
180 gr di tonno
un po' di capperi sott'aceto

STRUMENTI DEL MESTIERE
ciotola per sbattere le uova
padella anti-aderente super pro per fare frittate-capolavoro
rotolo di alluminio

La preparazione di questo salame è molto semplice, se siete capaci di fare una frittata a regola d'arte!! Per fare una frittata a regola d'arte ci vuole una padella adatta. Io uso quelle anti-aderenti ricoperte di teflon...e dunque anche anti-proiettile suppongo!!!

venerdì 27 maggio 2011

Hardcore noodles


Ecco una ricetta hardcore! Come avrete capito a me i sapori asiatici intrigano parecchio, soprattutto mi piace assaggiare piatti della cucina orientale e cucinarli con qualche aggiustamento. Ad esempio questi sono dei noodles che io definisco hardcore, e mi spiego: in realtà, come per la tagliata di tonno, sono il risultato di un remix DIY dei classici noodles dell'estremo oriente (giappone, cina, corea, thaylandia ecc...). Dunque, oriente estremo + do it yourself=HARDCORE! One, two, three, four...

INGREDIENTI NECESSARI 
per 2 persone
150 gr di dry noodles di qualità 
(secondo me i migliori sono quelli schiacciati di Taiwan, ma sono buoni anche quelli all'uovo filippini)
 1 cuore di porro
2-3 carote
2-3 zucchine
50 gr di germogli di soia freschi
100 gr di broccoli
150 gr di mazzancolle intere
olio al peperoncino a pronta presa
olio extra vergine di oliva
salsa di soia Kikkoman tappo rosso (è la meglio in assoluto a mio avviso)

ATTREZZI DEL MESTIERE
un WOK
il solito tagliere
ciotoli di vetro per lavare verdure e mazzancolle
un bel coltellaccio da cucina affilatissimo
1 copia in vinile di Milo Goes to College dei DESCENDENTS

Prima di tutto mettete il disco sul giradischi e sparate a tutto volume Kabuki Girl, poi all'opera, in quattro quarti!!

sabato 21 maggio 2011

Tagliata di tonno fusion

In realtà questa non è una ricetta originale. La prima volta ho mangiato la tagliata di tonno in un ristorante sushi, in periodo non troppo sospetto - nel senso che non era ancora così trendy mangiare japanese. Comunque...assaggio questa cosa e mi esalta. Allora, da quando si è cominciato a trovare il filetto di tonno fresco al supermercato, mi sono attivato per ricreare quel gusto. Ecco cosa è venuto fuori...un remix praticamente!

INGREDIENTI NECESSARI
una fetta di filetto di tonno fresco alta circa 5 cm
porro
salsa di soia
olio extra vergine di oliva
erba cipollina
sale
pepe

STRUMENTI DEL MESTIERE
il solito tagliere di legno
griglia

Pronti. Sciacquate il filetto di tonno sotto l'acqua corrente, salatelo, pepatelo e lasciatelo riposare mentre preparate il porro. Pulitelo dalle foglie esterne e tagliate il cuore a rotelline sottili.

mercoledì 18 maggio 2011

Paccheri in crema di peperoni e fonduta di formaggi saporiti



Questa ricetta è l'evoluzione di un sugo con i peperoni che faccio da molto tempo. Devo dire che io adoro i peperoni più per il loro aspetto estetico che non per il loro sapore. Ovvero, mi piace molto il profumo del peperone, ma mangiarlo è un po' dura, nel senso che ha un sapore molto arrogante e persistente. Con questa ricetta "evoluta" credo di aver risolto il problema e fatto un piatto molto delicato e gustoso al tempo stesso. Inoltre, molto bello da presentare...sempre per il solito discorso delle abitudini terrestri di legare simboli e aspettative ai cibi e ai pasti. Vediamo come si fa:

INGREDIENTI NECESSARI
per 3-4 persone

400gr di paccheri
2 peperoni rossi (se volete la crema rossa, altrimenti o gialli o verdi a piacere)
1 porro
150gr di gorgonzola dolce
100gr di robiola
latte fresco
menta secca
peperoncino piccante
sale, olio extra vergine di oliva

STRUMENTI DEL MESTIERE
Tagliere di legno
padella antiaderente con coperchio
ciotola di vetro
pentolino di alluminio
frullatore

Ok, si comincia. Aprite e pulite i peperoni togliendo bene i semi e la placenta che si troveranno all'interno. Dividete ogni peperone in quattro parti longitudinalmente. Riducete ogni quarto a listarelle molto sottili (circa 3mm) tagliandoli sul tagliere di legno. Sciacquateli per bene sotto l'acqua fredda e lasciateli asciugare qualche minuto. Sfogliate il porro fino a lasciare il cuore tenero e tagliatelo a rotelline molto sottili. Coprite il fondo della padella antiaderente con l'olio extravergine di oliva e mettetelo a scaldare a fuoco lento. Dopo circa 2 minuti, quando l'olio sarà caldo, mettete il porro in padella e lasciatelo soffriggere finchè non sarà dorato. A questo punto aggiungete il peperone ridotto a listarelle. Date una bella girata e alzate leggermente il fuoco fino a che non sentirete sfrigolare il peperone. Adesso potete aggiungere sale a piacimento e un peperoncino piccante frantumato. Una bella girata e coprite la padella con il coperchio, abbassando di nuovo il fuoco a velocità di crociera. Nel frattempo tagliate a cubetti il gorgonzola e mescolatelo con la robiola nella ciotola di vetro. Una volta raggiunto un composto molliccio mettetelo in un pentolino sul fuoco aggiungendo poco latte. La fiamma deve essere leggerissima e il formaggio deve acquistare la consistenza di una fonduta, una specie di besciamella. Qui è fondamentale giocare con il latte per raggiungere la giusta consistenza, che non dovrà essere troppo liquida.

domenica 8 maggio 2011

Involtini di pesce spada alla Zorba su nido di crauti



Antipasto veloce e prestigioso. Una di quelle cose da fare quando avete un ospite importante (avete presente quell'usanza di voi umani di offrire cibo in un ambiente accogliente per accendere il desiderio nei vostri confronti?...ecco, ci siamo capiti!). 
Vediamo subito gli ingredienti e gli attrezzi utili:

INGREDIENTI NECESSARI
carpaccio di pesce spada 
(1 confezione da 100gr sono circa 6-8 fette)
yogurt greco colato 170 gr
robiola 
cavolo crauto bianco e rosso
aceto balsamico
glassa di aceto balsamico
olio extra vergine di oliva
sale, pepe, coriandolo
tabasco

STRUMENTI DEL MESTIERE
ciotola di vetro
cucchiaio da cucina
tagliere di legno
le vostre manine d'oro


Aprite il carpaccio di pesce spada e dividete le fette con attenzione. Consiglio di comprarlo confezionato perchè le fette sono più compatte e adatte ad essere arrotolate, ma se volete potete farvelo affettare, naturalmente chiedendo fette non troppo sottili. Disposto il carpaccio diviso su un piatto largo da portata, versate lo yogurt greco nella ciotola di vetro e unite la robiola (di solito venduta in confezioni da due cubetti da 100gr ciascuno - usateli entrambi). Aggiungete un filo d'olio, sale, pepe e una discreta spolverata di coriandolo.

sabato 7 maggio 2011

Pasta dell'estate II


Un sughetto al volo per una pasta fresca, sfiziosa e un po' esotica. Questa idea mi è venuta cercando di ovviare alla tristezza della dieta, che, ahimè, devo fare continuamente perché il mio metabolismo alieno poco si adatta alle vostre delizie terrestri!! Allora, siccome in tutte le diete dimagranti è bandito per dogma divino il condimento soffritto e comunque l'olio cotto, ecco come ho pensato di remixare la solita pasta condita a crudo.

INGREDIENTI NECESSARI
per 2-3 persone
200gr di pasta corta rigata
5 foglie radicchio verde - in alternativa cicorino
5 foglie di radicchio rosso - in alternativa lattughina rossa
2 foglie di basilico
2 cucchiai di curry
paprika o peperoncino
olio extra vergine di oliva

STRUMENTI DEL MESTIERE
tagliere di legno
mezzaluna
coppetta di porcellana

Lavate il fogliame per togliere la terra - ammesso che di terra ce ne sia! - e disponetelo sul tagliere di legno. Con la mezzaluna triturate il tutto, più o meno finemente a vostro piacimento. Più tritate fine, più l'amaro dei radicchi verrà fuori, così come il profumo del basilico - nell'alternativa con cicorino e lattughina i sapori saranno un po' più delicati comunque. Nel frattempo coprite il fondo della coppetta con i due cucchiai di polvere di curry e aggiungete l'olio. Mescolate fino ad ottenere un liquido omogeneo di colore giallo intenso. A questo punto aggiungete il trito di radicchio e basilico e mescolate bene. Quando sarà tutto ben amalgamato, a piacere vostro, aggiungete paprika o peperoncino in polvere.

Nel frattempo avrete messo a bollire la pasta - consiglio pasta corta come maniche o comunque penne di una certa importanza - che, una volta cotta, condirete con il misto preparato.
Et voilà! Pasta squisita condita a crudo…e la dieta è fregata!! Alcune varianti possibili: pasta dell'estate I (invece di radicchio e basilico, solo basilico tritato con peperoncino secco, senza curry…bomba!), potete evitare paprika e peperoncino in polvere e aggiungere nel piatto qualche goccia d'olio al peperoncino a pronta presa!
In più, potete servirla calda oppure conservarla e consumarla fredda a mo' di insalata di pasta da mare…mmmmm, facilissima e buona!!!

giovedì 5 maggio 2011

Olio al peperoncino a pronta presa!

Don't try this at home!!
Come iniziare a scrivere le ricette su un blog di cucina? Da cosa partire? Soprattutto se non si è cuochi e nemmeno si è mai fatto uno di quegli odiosissimi corsi di cucina che impiegano 4 lezioni per insegnare a fare un trito per il soffritto, cosa proporre come prima performance? Beh...c'ho pensato un po' e poi ho preso la decisione più ovvia: dalla base di ogni piatto di successo! Un clamoroso olio piccante che uccide tutti i sapori e asfalta le papille gustative, ma che da un estremo godimento a chi ha il giusto training!!

Facile, direte voi! Che ci vuole a mettere dei peperoncini ultra-piccanti nell'olio e lasciarli macerare per creare un condimento al fulmicotone?! Intanto bisogna trovare i peperoncini VERAMENTE piccanti; poi bisogna trovarli freschi, perchè siano belli saporiti e diano all'olio quel delizioso sapore di peperoncino appunto; poi bisogna aspettare qualche settimana, almeno, per assaporare i frutti del proprio lavoro; ed infine, bisogna sperare (e ve lo garantisco è una speranza vana) che gli stessi peperoncini dopo un po' di tempo non vadano a male.

Se avete risolto tutte questi intoppi, potete tornare su wikipedia o su youporn! Se invece vi siete adoperati tante volte per riuscire a ottenere questo gustoso nettare senza successo, come ho fatto io per anni, leggete la ricetta che segue:


INGREDIENTI NECESSARI
peperoncini sott'aceto o in salamoia
olio extravergine di oliva

STRUMENTI DEL MESTIERE
un colapasta
un frullatore
un barattolo di vetro a chiusura ermetica (o comunque col tappo!)

Red hot chilli peppers!
Cominciamo. Io fino ad ora ho sempre utilizzato dei peperoncini sott'aceto provenienti dalla Thailandia, che trovo in un Asia Market vicino a casa. Potete usare anche peperoncini in salamoia, dipende da quello che trovate dal vostro asian di fiducia. Togliete i peperoncini dal loro liquido e scolateli bene in un colapasta. Mi raccomando non sciacquateli per nessun motivo, l'acqua è il peggior nemico in questo caso - quel che tocca, a lungo andare marcisce! Dunque, dopo averli scolati per bene - io consiglio, se non avete fretta, di lasciarli a scolare per qualche ora, meglio se con un peso sopra - metteteli nel frullatore e frantumateli il più finemente possibile. Il peperoncino tenderà a sparpagliarsi nel contenitore del frullatore, dunque più impedite loro di muoversi, più otterrete un trito fine, quindi cercate di riempire il più possibile il frullatore (senza ingolfarlo!).

Una volta ottenuto il trito di peperoncini mettetelo con un cucchiao nel contenitore di vetro - vanno benissimo quelli belli da marmellate, sott'olii, ecc.. - e versate l'olio fino a coprire la poltiglia fiammante di un bel dito. Ora date una decisa mescolata con un cucchiaio e lasciate depositare la parte solida. Ammirate il risultato e servitene poche gocce e qualche brandello sullo spaghetto allo scoglio che avete cucinato per gli ospiti...poi mi direte!!!

Questo olio può essere utilizzato immediatamente, anche se il sapore sarà un po' acetoso appena fatto. Per la piccantezza nessun problema, una bomba atomica! Se poi pescate anche un po' di peperoncino, il risultato è assicurato - attenti a chi soffre il piccante!

Per chi ha tempo, si può fare la stessa cosa lasciando i peperoncini interi. Il barattolo sarà molto più scenografico e la soddisfazione di pescare il peperone intero è da provare!

Dove lo si può mettere? Ma ovunque!! La morte sua è sulla pizza, nelle paste con il pesce e su formaggi semi-molli un po' insipidi...ma io lo metto anche nell'insalata!